Marc Levy – Libri
Ora ascolta: ovunque io sia, riconoscerò le tue risate, vedrò il sorriso nei tuoi occhi, sentirò la tua voce. Il semplice fatto di sapere che tu sei da qualche parte su questa terra sarà, nell’inferno, il mio angolo di Paradiso.
Ora ascolta: ovunque io sia, riconoscerò le tue risate, vedrò il sorriso nei tuoi occhi, sentirò la tua voce. Il semplice fatto di sapere che tu sei da qualche parte su questa terra sarà, nell’inferno, il mio angolo di Paradiso.
Sono solo gli uomini piccoli che sembrano normali.
In tutte le città setacciavo le biblioteche. Un libro dopo l’altro. Pochi mi dicevano qualcosa. Per lo più erano come polvere nella mia bocca, sabbia nella mia mente. Nessuno aveva niente a che vedere con me o con quel che provavo.
Quando mi ritrovo fuori, ho l’impressione di camminare scalzo sopra un tappeto di spilli. Mi ballano le palpebre, le mani mi tremano, batto i denti. […] Il valium mi avvolge il corpo di nuvole, senza cambiare nulla allo stato dei nervi. Visto dall’esterno, semro in estasi, dentro invece friggo, come una bobina elettrica che non smette di bruciare.
Leggere, in fondo, non vuol dire altro che creare un piccolo giardino all’interno della nostra memoria. Ogni bel libro porta qualche elemento, un’aiuola, un viale, una panchina sulla quale riposarsi quando si è stanchi. Anno dopo anno, lettura dopo lettura, il giardino si trasforma in parco e, in questo parco, può capitare di trovarci qualcun altro.
C’è una specie di fato che perseguita le nostre buone decisioni. Ci si decide sempre troppo tardi.
Sono sempre infelice, insoddisfatta, vedo scorrere gli anni più ruggenti senza Amore e senza Odio. Mi butto a capofitto nel lavoro e qui ottengo ambiti riconoscimenti per il mio operare dai vari presidi con cui ho occasione di lavorare nelle diverse scuole in cui insegno, facendo sempre il mio dovere ed esigendo dagli alunni, col sorriso sulle labbra. Anche la salute tranne qualche vertigine dovuta agli sbalzi del clima montano, sembra andare a gonfie vele… Un pomeriggio di sabato, mentre sdraiata leggo alcuni passi dal Fuoco di d’Annunzio, sento suonare il campanello, guardo dall'”occhio” di sicurezza, e mentre sto per “sganciare” la catenella vedo comparire un giovanotto che ha l’aria stanca e trasandata di chi ha fatto tanta strada. Non guardai subito i suoi abiti dimessi ma osservai i suoi occhi e la sua bocca carnosa. Aveva i lineamenti dolci ma nello stesso tempo virili…