Joanne Kathleen Rowling – Libri
“Resterete con me?””fino alla fine” rispose James.”Siamo parte di te” spiegò Sirius. “Invisibili a chiunque altro”.Harry guardò sua madre.”Stammi vicino” sussurrò.
“Resterete con me?””fino alla fine” rispose James.”Siamo parte di te” spiegò Sirius. “Invisibili a chiunque altro”.Harry guardò sua madre.”Stammi vicino” sussurrò.
Tua madre mi è stata a fianco in un momento in cui nessun altro c’era. Non solo era una strega singolarmente dotata, era una donna gentile, fuori dal comune. Sapeva vedere la bellezza negli altri, perfino, e forse particolarmente, quando una persona non riusciva a vederla in sé stessa.
Anche se non fosse riuscita ad evadere, era felice di sapere che non sarebbe rimasta sola nella sua prigionia.
Ogni uomo è un libro con una storia da raccontare.
Che tutti si inginocchino al cospetto di Danaerys nata dalla tempesta, la Non-bruciata, regina di Meereen, regina degli andali e dei rhoynar e dei primi uomini, khaleesi del Grande mare d’erba, Distruttrice di catene e Madre dei draghi.
I libri sono il contributo più prezioso che l’uomo, attraverso la loro lettura o la loro scrittura, assicura all’umanità, quale testimonianza del suo passaggio; essendo l’unica grande arma di trasmissione, alle coscienze, di libertà e di espressione, nel più grande amplesso della materia grigia che ci compone: la diffusione della cultura a 360° gradi.
L’età ti fa capire certe cose. Per esempio, adesso so che la vita di un uomo si divide fondamentalmente in tre periodi. Nel primo, uno non pensa neppure che invecchierà, né che il tempo passa, e che fin dal primo giorno, quando nasciamo, camminiamo verso un unico e identico fine. Passata la prima giovinezza, comincia il secondo periodo, nel quale uno si rende conto della fragilità della propria vita, e quello che in principio è una semplice inquietudine va crescendo nell’animo come un mare di dubbi e incertezze che ti accompagnano durante il resto dei tuoi giorni. Per ultimo, alla fine della vita, si apre il terzo periodo, quello dell’accettazione della realtà e, di conseguenza, quello della rassegnazione e della speranza. Lungo la mia vita ho conosciuto molte persone che sono rimaste agganciate a uno di questi stadi senza mai riuscire a superarli. È qualcosa di terribile… è un cammino che ognuno di noi deve imparare a percorrere da solo, pregando Dio di aiutarlo a non perdersi prima di arrivare alla fine. Se tutti fossimo capaci di comprendere all’inizio della nostra vita questa cosa, che sembra così semplice, buona parte delle miserie e delle pene di questo mondo scomparirebbero. Però, e questo è un incomprensibile paradosso, ci viene concessa questa grazia solo quando è troppo tardi.