Chuck Palahniuk – Libri
Perché una spugna di mare non ha mai giornate no.
Perché una spugna di mare non ha mai giornate no.
L’ultimo sconsolato bang della mia lattina di Desolazione nel vuoto della valle, che ascolto con soddisfazione, nudo. Lontano, lontano alle porte del mondo c’era il vortice di vento che ammoniva come tutti noi saremo spazzati via come trucioli e piangeremo. Uomini dagli occhi stanchi ora lo capiscono, e attendono di deturparsi e putrefarsi, nonostante questo essi conservano egualmente nel cuore il potere d’amare, non so più cosa significhi quella parola. L’unica cosa che voglio è un cono gelato.
“Qualcuno deve…” “Tu. Sei tu che devi comandare.” “No.” “Si, invece. Non sarà per molto tempo. Solo fino a quando la guarnigione non avrà fatto ritorno. Donal Noye ti ha scelto e, prima di lui, ti aveva scelto Qhorin il Monco. Il lord comandante Mormont ti aveva nominato suo attendente. Tu sei un figlio di Grande Inverno, un nipot di Benjien Stark. Spetta a te e a nessun altro. A te la Barriera, Jon Snow”
Le scene di un film non ti daranno mai le stesse emozioni delle pagine di un libro.
Nessuno ha potere sul passato, il passato non si può cambiare, il presente è un riflesso di ciò che siamo stati, nient’altro.E il futuro esiste solo se non si fa nemmeno un passo indietro.
Voglio che tiri fuori la tua dannata testa di struzzo da sottoterra, amico mio. Spetta una briciola di rischio a ognuno, se vogliamo cambiare il mondo.
La vanità, quando agisce su una mente priva di forza, produce danni di ogni genere.