Stephenie Meyer – Libri
Sono qui per esseri amico. Il tuo migliore amico, un’ultima volta.
Sono qui per esseri amico. Il tuo migliore amico, un’ultima volta.
Wulfgar: “Mi fai onore cherìe” mormorò, fissandola con occhi scintillanti d’ammirazione. “Non credevo che la tua bellezza potesse venire ulteriormente accentuata, ma vedo che è possibile migliorare perfino la perfezione”.
Voleva piangere, ma invece sentiva solo un dolore dietro il plesso solare. Piangere è aggiungere qualcosa: piangere è tu-più-le-lacrime. Ma la sensazione che Colin provava era l’esatto – e orribile – contrario del pianto. Era tu-meno-qualcosa. Continuava a pensare a una sola parola, sempre, e sentiva quel dolore bruciante proprio sotto la cassa toracica.
Riesco a capire le cose semplici soltanto dopo essermi dibattuta in quelle complicate.
Avrebbe sofferto troppo a vedere il suo viso tutti i giorni, e non era ancora pronta.
L’ottanta per cento della popolazione umana ha almeno uno scheletro nell’armadio, il restante venti per cento si è ormai disfatto delle ceneri.
Non bisogna mai esaurire un argomento al punto che al lettore non resti più nulla da fare: perché non si tratta di far leggere, ma di far pensare.