Giorgio Manganelli – Libri
Un lettore di professione è in primo luogo chi sa quali libri non leggere.
Un lettore di professione è in primo luogo chi sa quali libri non leggere.
Ormai Aschenbach conosceva ogni linea e ogni atteggiamento di quel corpo così squisito e così liberamente rivelato; salutava con gioia sempre nuova ogni bellezza già nota, e non si saziava di ammirare con delicato piacere dei sensi.
Gli venne in mente, senza spiegazioni, una della tante leggende che circolavano su quella città: che le donne, laggiù, tenevano un solo occhio scoperto, meravigliosamente dipinto con terre colorate. Si era sempre chiesto perché mai avrebbero dovuto nascondere l’altro. […]- Perché nessun uomo potrebbe reggere il loro sguardo senza impazzire.
Garrett, so che non mi riguarda, ma non puoi fuggire dalla tua sofferenza.
La storia è fitta di soggetti convinti di fare la cosa giusta, mentre commettono crimini proprio per questo. Ricorda, Eragon, che nessuno ritiene di essere cattivo, e pochi prendono decisioni che ritengono sbagliate. Una persona può non apprezzare la propria scelta, ma la sosterrà anche nelle peggiori circostanze, perché crede che sia la migliore possibile in quel momento.
Questo era senza dubbio il più eccelso e infimo di tutti i mondi: i sensi migliori, le emozioni più squisite… i desideri più maligni, le imprese più cattive… Forse doveva essere così. Forse senza l’abisso non potevano esserci le vette.
Non si può scrivere libri solo leggendo libri.