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Charles Bukowski – Libri

Mi offrivano una opportunità e qualche speranza in un posto senza opportunità, speranza, sentimento…

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    “Qualcuno deve…” “Tu. Sei tu che devi comandare.” “No.” “Si, invece. Non sarà per molto tempo. Solo fino a quando la guarnigione non avrà fatto ritorno. Donal Noye ti ha scelto e, prima di lui, ti aveva scelto Qhorin il Monco. Il lord comandante Mormont ti aveva nominato suo attendente. Tu sei un figlio di Grande Inverno, un nipot di Benjien Stark. Spetta a te e a nessun altro. A te la Barriera, Jon Snow”

  • John Gray – Libri

    Un rapporto di coppia è come un giardino, Per crescere rigoglioso deve essere annaffiato regolarmente. Ha bisogno di cure particolari a seconda della stagione e del clima. Bisogna deporre i semi ed estirpare le erbacce. In modo analogo, per mantenere viva la magia dell’amore è necessario che ne comprendiamo le stagioni e dedichiamo cure adeguate alle speciali necessità dell’amore stesso.

  • Vladimir Jankélévitch – Libri

    Non c’è da meravigliarsi se l’ironia presenta alcuni pericoli, sia per l’ironista che per le sue vittime. La manovra è arrischiata, e come ogni gioco dialettico, riesce solo di stretta misura: un millimetro in meno, – e l’ironista diventa lo zimbello degli ipocriti; un millimetro in più, – e persino lui si inganna insieme alle proprie vittime; far causa comune con i lupi è pura acrobazia e può costar caro a chi è maldestro. L’ironia, pena il naufragio, deve così bordeggiare pericolosamente tra la Cariddi del gioco e la Scilla della serietà: la prima di queste trappole è lo slittamento dell’ironico nel ludico, la seconda la ricaduta dell’allegoria in tautegoria ingenua; talvolta l’ironia cede alla vertigine dell’ambiguità, e l’andirivieni fra gramma e pneuma finisce col farla impazzire del tutto; talaltra aderisce alla lettera della grammatica rinunciando all’equivoco con una scelta univoca.D’altronde a che ci serve una simile prova di abilità?A liberarci, dicono, dalle illusioni…Ma le illusioni sono così funeste che, per distruggerle, dobbiamo arrampicarci su questo trapezio volante? (da “L’ironia”)