Joanne Kathleen Rowling – Libri
Come la pioggia contro una finestra fredda, questi pensieri tamburellavano sulla dura superficie dell’incontrovertibile verità: doveva morire. Io devo morire. Doveva finire.
Come la pioggia contro una finestra fredda, questi pensieri tamburellavano sulla dura superficie dell’incontrovertibile verità: doveva morire. Io devo morire. Doveva finire.
E sulla bianca schiena dell’animale egli scaricò la somma della rabbia e l’odio provati dalla propria razza; se il suo petto fosse stato un cannone, egli, gli avrebbe sparato contro il suo cuore.
Mia madre era costantemente preoccupata per me; ciò la tranquillizzava. Quando non era preoccupata, cominciava a preoccuparsi. La missione delle madri non è la procreazione, quanto la preoccupazione. Anche le amebe partoriscono, ma, per quanto ne so, se ne fregano.
Noi siamo felici quando mangiamo. Quando viene mio zio che fa il carabbiniere, vuole sempre che io mi lavo le mani, prima di mangiare, ma io faccio finta di andare nel bagnio, perché mi sfotto di lavarmi le mani! (da “Io speriamo che me la cavo”)
Un giorno, però, lo sguardo di uno sconosciuto ti inchioda al muro. Una persona ti sfiora appena e inaspettatamente, in un istante, avverti una sensazione che non hai mai provato in tutta la tua vita. Un’emozione che quasi ti spaventa, più potente delle tue convinzioni e dei tuo valori, gli stessi che hai sostenuto e per i quali ti sei sempre battuta.
Era un uomo riservato, e benché vivesse di ricordi non parlava quasi mai del passato.
Oggi so che in ogni frase pronunciata c’è l’anima di una domanda, allora temevo che in ogni domanda fosse contenuta una risposta che non sapevo riconoscere.