Antonin Artaud – Libri
Tutta la scrittura è “cochonnerie”.
Tutta la scrittura è “cochonnerie”.
Scrivere è gettarsi nell’oblio, aspettando che una fantasia renda solido il terreno sotto i piedi.
“Amore ti penso tanto e penso che mi fai schifo. Sei da rifare. Ti regalo una palata di silicone, infilatela dove vuoi. “Come sei antica!” Perché? Vuoi mica dirmi che dal chirurgo estetico ci vai per piacere di più a te stessa? Ma sparisci. Tu per piacere di più a te stessa ti fai la carbonara o ti mangi coni grossi così che ti cola tutto il pistacchio giù per il gomito, “Il mito è Bambola Ramona. “Quella che ha due provoloni appesi alle clavicole? Se si china per allacciarsi le scarpe batte la fronte sul marciapiede tanto è sbilanciata in avanti. Ora ha fatto anche un calendario. “Si, extra-large. Non sta neanche appeso al muro. Lo devi usare come tappeto. “Che invidia. Io ormai sono così piatta che volendo mi potrei faxare.”
Scrivere significa prendere la verità obliquamente.
Nelle mie vene non scorre sangue, bensì, inchiostro.
Scrivere è come amare? No! L’amore soddisfa se corrisposto, scrivere no a volte penso sia solo un inutile passatempo una pura illusione Scrivere è insoddisfazione è mancanza di qualcosa Posso scrivere che ti amo, ma non sarà mai come dirtelo e ricevere un tuo sorriso scrivere è una tremenda illusione questo è quello che penso eppure continuo a scrivere perché? Perché? Perché?
Ralph ammirò il suadente modo di parlare del fratello. Pensò che Merthin con le chiacchiere sarebbe riuscito a convincere gli uccelli a scendere dagli alberi.