Jean Giono – Libri
Non credo alla funzione sociale degli scrittori.
Non credo alla funzione sociale degli scrittori.
I libri sono di chi legge.
Sono una scrittrice abusiva.
Perché sbaglio sempre a calcolare il peso delle cose. Ogni volta ti tocca indovinare se una cosa è pesante o leggera, specialmente quelle dentro di te, e indovini sbagliato…
Un buon libro deve riuscire ad inculcare ricchezza con la semplicità delle povere parole.
Il dolore esige di essere sentito.
Non venire a dire che la natura è una meraviglia. Non venire a dirmi che il mondo non è una favola; coloro che non l’hanno capito forse ci arrivaranno soltanto quando la favola starà per finire. In quel momento viene data l’ultima occasione per togliersi i paraocchi, e un’ultima opportunità di sfregarsi gli occhi dallo sbigottimento, un ultima possibilità di abbandonarsi a questa meraviglia alla quale si sta per dire addio…(da “La ragazza dell’arance”)