Paolo Di Paolo – Libri
Se non ci fossero anche i libri, nel nostro destino, certi luoghi non potremmo abitarli mai.
Se non ci fossero anche i libri, nel nostro destino, certi luoghi non potremmo abitarli mai.
La vita è come un libro. Inizi sfogliando una pagina, non sapendo cosa ti aspetta in quella successiva. Man mano vai avanti, ma non sai come finirà. L’importante è arrivare al termine del libro, e rileggere col pensiero ciò che si è lasciato dietro. A quel punto, non dovrai fare più nulla: il libro si chiuderà da sé.
Ora Lena stava guardando davvero, e Valia faceva resistenza. La guardava di rimando. Lena non aveva mai fatto un disegno in cui il soggetto la fissasse dritto negli occhi. Era come una gara di sguardi combattuta fino a un punto di stallo. Riusciva a vedere la bellezza se ci provava davvero.
“Sei ancora qui””Niente potrebbe mai trascinarmi via”
Quell’uomo aveva suscitato in lei profondi sentimenti, sentimenti che credeva sepolti da tempo. Ma lo amava? Affrontò la domanda con circospezione, intimorita dalle conseguenze che poteva comportare ammettere una cosa del genere.
Ella May, per prima cosa vorrei dirti che mi dispiace per tutto quanto. Davvero. È quasi un mese che sono sobrio e mi hanno sospeso i medicinali. La mia mente adesso è lucida e quello che ho trovato al suo interno non mi piace, specialmente le cose che riguardano te. Nella seduta di ieri, il terapista mi ha fatto scrivere tutti i miei rimpianti e a quanto pare avevano tutti a che fare con te. È come se avessimo buttato ogni cosa addosso a te, per non doverla affrontare, e non sarebbe dovuto accadere. Più scrivevo e più realizzavo che non sei mai stata veramente bambina. E io sono stato un egoista a passare tutto quel tempo al bar. Sono stato un padre orribile che ha lasciato tutto sulle spalle di sua figlia, solo perché non voleva essere adulto.Quella notte non è stata colpa tua. Avevi diciassette anni, l’adulto ero io. Avrei dovuto esserci io a casa con lei, ma il Jack Daniel’s era molto più importante e più facile da gestire. Sapevo quanto stava male, più di quanto tu possa immaginare, e dentro di me sapevo che stavo sbagliando a lasciarti da sola quella notte. Adesso che ho fatto chiarezza, riesco a immaginare quanto dev’essere stata dura per te. Tutto il dolore che devi aver provato. Continua a tornarmi in mente la sofferenza che ho visto nei tuoi occhi l’ultima volta che ci siamo incontrati, e mi distrugge. Mi dispiace, Ella. Per aver rovinato la tua infanzia, per averti rubato la felicità e per aver incasinato la tua vita futura. Ti voglio bene Papà.
Ogni parola porta in grembo il peso della sensibilità di chi l’ascolta.