Dan Brown – Libri
A volte per conoscere la verità occorre smuovere le montagne.
A volte per conoscere la verità occorre smuovere le montagne.
Offri al popolo gare che si possano vincere ricordando le parole di canzoni molto popolari, o il nome delle capitali dei vari Stati dell’Unione o la quantità di grano che lo Iowa ha prodotto l’anno passato.Riempi i loro crani di dati non combustibili, imbottisili di “fatti” al punto che non si possano più muovere tanto son pieni, ma sicuri d’essere “veramente bene informati”.Dopo di che avranno la certezza di pensare, la sensazione del movimento, quando in realtà sono fermi come un macigno.E saranno felici, perché fatti di questo genere sono sempre gli stessi.Non dar loro niente di scivoloso e ambiguo come la filosofia o la sociologia affinché possano pescare con questi ami fatti ch’è meglio restino dove si trovano.Con ami simili, pescheranno la malinconia e la tristezza.
È bene giungere alla fine del viaggio dinanzi a noi, ma è il viaggio che conta, alla fine.
Si cresce tacendo, chiudendo gli occhi ogni tanto, si cresce sentendo d’improvviso molta distanza da tutte le persone.
“Di qualunque cosa si trattasse,” disse il macchinista nel silenzio, “era grande. Gli è calato addosso come un fottuto pipistrello gigantesco”.
Un gesto, un avvenimento nel piccolo mondo colorito degli uomini non è mai assurdo che relativamente: in rapporto alle circostanze che l’accompagnano. I discorsi di un pazzo, per esempio, sono assurdi in rapporto alla situazione in cui si trova, ma non in rapporto al suo delirio.
La cosa peggiore in assoluto, però, era che Edward Cullen non si era presentato a scuola.