Giovanni Papini – Libri
Se gli scrittori non leggessero e i lettori non scrivessero, le cose nella letteratura andrebbero straordinariamente meglio.
Se gli scrittori non leggessero e i lettori non scrivessero, le cose nella letteratura andrebbero straordinariamente meglio.
Sembra insita nell’essere umano la necessità di fare scelte “altre” nel corso dell’esistenza, quasi a voler confezionare e giustificare il proprio personale pacchetto di rimpianti da rispolverare ogni tanto per nutrirsene con nostalgica malinconia.
Perdere la speranza di poter rivedere Sirius e parlare ancora con lui fu come perderlo di nuovo. A passi lenti, oppresso dal dolore, riattraversò il castello deserto chiedendosi se si sarebbe mai sentito di nuovo felice.
Senza nessun bisogno di affrettarsi. Nessun bisogno di mandare scintille. Nessun bisogno di essere altri che se stessi.
L’inferno non è che il paradiso capovolto.
Sottrarsi alla passione, o abbandonarsi ciecamente: quale di questi atteggiamenti è il più distruttivo?
Uno non sa cosa sia la sete fin quando non beve per la prima volta.