Cesare Pavese – Libri
Sono libri -disse lui- leggici dentro fin che puoi. Sarai sempre un tapino se non leggi nei libri.
Sono libri -disse lui- leggici dentro fin che puoi. Sarai sempre un tapino se non leggi nei libri.
La gente, drogata dal telecomando, legge molto meno, mentre leggere è vivere, e chi non legge più è colto da asfissia morale.
Amare la danza era un passo certo verso l’innamoramento.
Se sapessi soltanto di cui di che cosa ho avuto paura avrei già fatto un gran passo.
E poi, mentre mi guardava con gli occhi limpidi e fiduciosi, fu preso da un’inaspettata agitazione. C’è qualcos’altro di cui mi son reso conto: noi esseri umani siamo fatti di carne e ossa, e la nostra carne è la cosa più importante che abbiamo. Lo sai, dopo un po’ ti accorgi di quante schiocchezze sostengano quelle grandi religioni e filosofie, predicando il valore della solitudine e dell’isolamento per la crescita spirituale e artistica.Così finisci per privarti di tutto, per importi un’inedia totale nell’attesa e nella speranza di raggiungere un premio spirituale che non arriva mai, e poi un bel giorno eccoti là, solo, sul Manikarnika Ghat a trasformarti in cenere senza nemmeno un’anima su questo fottuto pianeta che provi il minimo dispiacere per te…
Te ne stai in un letto vuoto, per tutta la notte, lunga com’è; anch’io me ne sto solo in un letto vuoto; che piaceri comuni uniscano te a me e me a te: quella notte sarà più luminosa del mezzogiorno.
“Che ora è?” Come se i minuti potessero dircelo. Come se Arnold potesse alzare lo sguardo sull’orologio in cima alla sede del “Lenape” e leggere: hai solo 15 minuti prima che ti trovino. Come se il tempo di Charlie non fosse per sempre bloccato nell’istante in cui Grace se n’è andata. Come se uno sciame mordace di minuti non aspettasse Betty Lou fuori dalla porta. Come se l’amore non bastasse a scandire tutto il tempo necessario agli Huffelmeyer.