Anna Maria D’Alò – Morte
Nella nascita e nella morte si parte per arrivare e si arriva per partire.
Nella nascita e nella morte si parte per arrivare e si arriva per partire.
Provo un perverso piacere nell’adorazione della morte, forse perché il mio spirito si ribella alla frustrazione della vita quotidiana.
Non è lo spazio che devi riempire, ma è il tempo che devi colmare dei tuoi spazi.
Spesso l’esperienza si acquisisce quando non ti serve più.
Ogni credente davanti all’eutanasia resta giustamente indignato. Tira fuori il nome di Dio e nel nome di Dio chiede pietà per la vittima. Ma se siamo in mano di Dio, se vogliamo che sia Dio a decidere, se deve essere fatta la sua volontà, perché l’uomo si ostina a tenere in vita il prossimo anche quando “non è più vivo”? Se l’uomo spesso non si ostinasse a tenerci in vita intubandoci, nutrendoci, salvandoci in quella fase di Vita che “Vita non è”, voleremo in modo naturale verso quel Dio che già ci attendeva e ci aveva chiamato a sé. Non è eutanasia morire senza “forzature dell’uomo”, ma è un sacrosanto diritto umano quello di morire in pace in modo naturale con dignità.
Gran Dio e testimoni tutti della mia morte: son vissuto filosofo e muoio cristiano.
Morire è soltanto cessare di vivere e sbrigare la cosa una volta per tutte.