Francesco Iannì – Morte
Prima o poi, a tutti tocca andarcene, ma farlo volontariamente è forse un peccato troppo grande contro noi stessi.
Prima o poi, a tutti tocca andarcene, ma farlo volontariamente è forse un peccato troppo grande contro noi stessi.
Ho poche certezze. Ma dopo la morte non ci saranno di sicuro affanno, corse per primeggiare ansie di prestazione. Tutto quello che rende qui la nostra vita faticosa.
Anch’io così, se egual destino m’è preparato, giaccerà morto, ma adesso voglio aver nobil gloria.
Ora so di essere qui per dirti addio. E che per dirsi teneramente addio non è necessario essere entrambi vivi.
La morte è orribile per chi resta e non per chi se ne va!
Meno male che non si pensa alla morte, altrimenti non si avrebbe alcuna ambizione.
La morte inizia a vivere con la nascita dell’individuo.