Chiara Libero – Morte
La morte è imparziale, senza far differenze di razza o posizione sociale, al nostro fianco, dalla nascita, aspetta l’ora di portarci via con se.
La morte è imparziale, senza far differenze di razza o posizione sociale, al nostro fianco, dalla nascita, aspetta l’ora di portarci via con se.
Sono morto tanto tempo fa ma, semplicemente, non l’avevo detto a nessuno.
Odo rumori distanti, odo urla, odo dolore. Come un attimo questi sono qui. Non me ne sono reso conto, sento la paura che corre come il vento tra di noi, forse alla fine di questo soffio di gloria non vedrò più molti occhi dei nostri: è stato tutto cosi veloce che non ho fatto neanche in tempo a dire addio.
La morte come un viaggio senza ritorno, da affrontare con gioiosa e tranquilla disciplina, senza addii chiassosi, senza dimenticare la bellezza di ciò che abbiamo vissuto, con la curiosità delle “nuove specie” che potremo conoscere e con la speranza che una brezza propizia possa un giorno portarci quelli che abbiamo amato.
Sotto un vecchio capello di paglia e un sorriso ogni giorno forzato c’era un vecchio che chiamavo nonno. Rideva perché era buono rideva perché voleva che lo vedessi felice rideva perché ora che è morto. Di lui mi ricordo il sorriso.
La ricchezza è l’utopia dei poveri. L’esistenza della povertà, è ciò di cui si deve vergognare chi è ricco.
Chi vive più di una vita muore più di una morte.