Anna Maria D’Alò – Morte
La morte non esiste, è solo un altro grembo da abbandonare per rivedere la luce.
La morte non esiste, è solo un altro grembo da abbandonare per rivedere la luce.
Tutti gli attimi feriscono, l’ultimo infinitesimale uccide.
È tempo di andare, voi verso la vita, io verso la morte.
È il mare che guardi fuori ad agitare le onde del tuo cuore su cui navigano i ricordi senza più ancore.
Professori: i sopravvissuti in un mondo in macerie (meglio la morte).
Un ricamo li nell’armadio, sulle lenzuola di seta custodite come uno scrigno prezioso e intoccabile. Le guardo, le sfioro poi mi allontano. La sera prima che ti saresti sposata avevo sognato di metterle sul tuo letto, e tu con gli occhi pieni di lacrime di emozione mi avresti detto: Mamma da domani abiterò qui, ma so che quando tornerò a casa da te mi aspetterai a braccia aperte. Quel ricamo aveva dentro i fili del tuo futuro ma questo futuro non l’hai vissuto. Ora quei fili mi graffiano il cuore, e non so a cosa aggrapparmi per non sprofondare nel mio dolore.
Ho fiducia nel mistero, perché è dal mistero che provengo.