Gabriel García Márquez – Morte
Non si muore quando si deve, ma quando si può.
Non si muore quando si deve, ma quando si può.
Quando si deve uccidere un uomo, non costa nulla essere gentili.
Eutanasia non è eutanasia quando si muore con dignità in modo naturale.
La morte non è la fine, ma solo un nuovo principio più triste per chi ha perso qualcuno, più felice per chi ha lasciato questo mondo.
Chi vive prima o poi morirà. Chi non vive non morirà mai, è già morto e non lo sa!
E finisce tutto cosìin un semplice batter di cigliaesalando l’ultimo respiroimprovvisamente il cuore batte all’impazzatatutto diventa bianco e neroun sibilo assordante riempie le orecchiepenetra fino al cervelloun formicolio s’impossessa degli artiun senso di immobilità pervade il corpo interointorno e dentro me la pace si diffondeunico ed ultimo contatto con il mondo esterno: gli occhi!Cominciano a roteare, circospetti…catturano ogni singolo particolarepronti a socchiudersi per sempreuna miriade di ricordi si aggrovigliano nella mente:colorati, vivi!I volti delle persone scorrono come titoli di coda di un film,il mio film, la mia vita!Cala il sipariolo schermo si annerisce.Fine.
Oggi la maggioranza della gente muore di un deprimente buon senso e scopre, quando è troppo tardi, che l’unica cosa di cui non ci sì pente mai sono i propri errori.