Michelangelo Da Pisa – Morte
Ho scelto il mio epitaffio: “Inferno: Visualizzato alle ore 18: 43”
Ho scelto il mio epitaffio: “Inferno: Visualizzato alle ore 18: 43”
Dove finiscono le parole non dette? Ho sempre creduto che potessero evaporare e diventare tutt’uno con le nuvole. Per pioverti addosso in un giorno qualunque, uno di quelli in cui era previsto sole.
All’interno di roccaforti mentali l’empatia è un sostantivo pregevole persino a livello fonetico, ma scomodo da indossare all’atto pratico. In quest’epoca in cui essere se stessi è un atto di coraggio, comprendere un simile è addirittura un effimero miraggio.
Ho voglia di perdermi, non importa dove, in un cielo stellato, nei racconti di un bambino, negli occhi di una sconosciuta, ho solo voglia di perdermi senza ritrovarmi, fare un passo avanti verso l’ignoto, lasciando il tempo che scorre alle mie spalle, sentire brividi di vita sulla pelle.
Il punto debole di quest’era è che tutti si sentono in dovere di divulgare qualcosa, anche chi non ha nulla da comunicare.
Certe penne scrivono, altre sanguinano. Sono quest’ultime che trasudano i mali del mondo, che ricuciono ferite mai rimarginate dal tempo.
Mi scelgo ogni giorno, sono la persona più fedele che ho.