Ada Roggio – Morte
Invito tutti al mio funerale, sarà una festa, non ve ne sarà una uguale.
Invito tutti al mio funerale, sarà una festa, non ve ne sarà una uguale.
Commemorazione ai morti? Ma stiamo scherzando? Non ci penso neanche, figurati se stanno peggio di noi vivi, sono loro dall’aldilà, che dovrebbero commemorarci, cavolo.
Saper che incontrare la morte è un dogma, mi crea l’alibi d’aspettarla andandole incontro.
L’ultimo nemico che sarà sconfitto è la morte.
Gli anni sono come le piramidi: contengono sempre qualche morto.
Ogni persona teme la morte… eppure siamo noi, noi che abbiamo amato la persona ora perduta per sempre… che stiamo male. Siamo noi che piangiamo quando vediamo il suo corpo inerte e freddo, quando andiamo al suo funerale. Siamo noi che abbiamo gli occhi lucidi al pensiero dei bei momenti trascorsi con lei.Siamo noi che singhiozziamo quando pensiamo a quante cose ha perduto…allora perché temere la morte se ci darà serenità eterna? Noi non temiamo la morte per noi stessi perché ci farà male, ma perché farà male agli altri, alle persone che ci sono sempre state vicine e ci procura un male indescrivibile.
Vivere significa ribadire la propria forma. In questo senso il morire è l’azione estrema.