Michela Capriello – Morte
Il dolore è l’unica esistenza per un cuore che già vive nella tomba.
Il dolore è l’unica esistenza per un cuore che già vive nella tomba.
La morte? Non è un problema per chi non ha mai vissuto, e sono in tanti.
Le ombre della notte cantano fiere quando mettono in ginocchio l’uomo, ma semplicistiche solo le loro previsioni, l’uomo piegato ha in se la luce di Dio, il cui sorgere non lascia scampo alle ombre.
Una donna sempre pia e timorata di Dio, alla morte del suo unico grande amore, rinnega tutto, tutto in quel che ha creduto e amato. Non ama niente, non si capacita all’idea che persone con grandi doti villane, restino sulla terra, mentre persone che lavorano sodo, e son amanti della buona vita vengono privati dagli affetti più cari in giovane età. La donna non ha pace, trova conforto nelle parole di un prete: donna se tu dovessi scegliere dei fiori da portare alla persona cara, e ti troveresti in un prato, quale sceglieresti? I fiori più belli e vivi di colore o quelli bui e spenti? Il nostro signore agisce così raccoglie dalla terra i fiori più belli.
È più pericoloso chi canta di morte e perversione, o chi vende la morte e persegue la perversione?
Lei, dal viso pallido e dagli occhi color sangue non ha cuore perché ti ha strappato via dalle mie braccia senza tener pietà del mio angoscioso e piangente sentimento.Lei che triste e solitaria sa di far male, non può far altro che donare rassegnazione perché sa che è così che deve andare, per quanto può far male.
La morte non può spegnere un’anima.