Raffaele Caponetto – Morte
Il suicida è colui che invece di salire le scale a piedi, prende l’ascensore.
Il suicida è colui che invece di salire le scale a piedi, prende l’ascensore.
Non temo la morte, ma provo rammarico nel sapere di non aver tempo per visitare almeno un pezzo d’universo.
Quando il cuor si spegnerà tutto svanirà anche la libertà…
Stiamo in prima linea, in attesa di morire. Ma anche qui appare un grande capo, che va al fronte senza chiedere il permesso.
Molte cose si chiariscono, quando guardi gli occhi azzurri del Signore del Male.
Non riesco a concepire un Dio che premi e castighi le sue creature o che sia dotato di una volontà simile alla nostra. E neppure riesco né voglio concepire un individuo che sopravviva alla propria morte fisica; lasciamo ai deboli di spirito, animati dal timore o da un assurdo egocentrismo, il conforto di simili pensieri. Sono appagato dal mistero dell’eternità della vita e dal barlume della meravigliosa struttura del mondo esistente, insieme al tentativo ostinato di comprendere una parte, sia pur minuscola, della Ragione che si manifesta nella Natura.
Morirò con la penna tra le mani e quintali di sogni scritti, ma mai vissuti.