Davide Capelli – Morte
La differenza tra me e un impiccato è solo che i miei piedi, per ora, appoggiano ancora a terra.
La differenza tra me e un impiccato è solo che i miei piedi, per ora, appoggiano ancora a terra.
Era come guardare un teatro di comici subito dopo la fine della guerra: completamente inutile. Era il vuoto, l’assenza di ogni forma di emozione, o di sussulto vitale.
Il grande dolore che ci provoca la morte di un buon conoscente ed amico deriva dalla consapevolezza che in ogni individuo v’è qualcosa che è solo suo, e che va perduto per sempre.
Dei mali della vita ci si consola con la morte, e della morte con i mali della vita. Una gradevole situazione.
Smonto le regole… e non le rimonto!
Il valore di una persona lo si comprende nel momento delle decisioni importanti. Quanto più…
Bruciato e schiacciato a morte in un bugliolo di zuppa. Ci saranno anche modi peggiori di morire. Ma non molti.