Giuseppe Catalfamo – Morte
La morte di un genitore è quella più facilmente metabolizzata dagli “uomini”.Il grande dolore crea spazio ad una nuova libertà.
La morte di un genitore è quella più facilmente metabolizzata dagli “uomini”.Il grande dolore crea spazio ad una nuova libertà.
Se sei triste non aver paura, la morte è peggio. Se stai per morire non aver paura, il peggio deve ancora venire. Se sei morto non aver paura, il peggio è passato.
L’amore é Dio e morire implica che io, una particella d’amore, ritornerò alla fonte comune ed eterna.
Nei Vangeli trovo politica, non fede.
Non c’è più nulla da pagare, nemmeno l’inferno ha lasciato la mancia.
Cosa è mai la morte? Forse il secondo più libero e corto, dopo l’attimo più soffocato?
Non è la Morte in sé a spaventare l’uomo, ma il dolore, fisico e psicologico, che potrebbe sentire. Perché, infatti, l’uomo dovrebbe aver paura della Morte, che pone fine ad ogni sofferenza? In più, se una persona è credente, dovrebbe gioire, poiché la morte l’avvicina a Dio, invece molto spesso sono gli atei a lodarla.