Antonio Dimasi – Morte
Ci sono momenti in cui la vita non vale nulla, questi momenti succedono quando un anello della catena si spezza o viene spezzato e la catena non serve più… Addio Sarah!
Ci sono momenti in cui la vita non vale nulla, questi momenti succedono quando un anello della catena si spezza o viene spezzato e la catena non serve più… Addio Sarah!
I giorni sono pagine che narrano la nostra vita,bello sarebbe,se alla fine,le lasciassimo sfogliaresenza dovercene vergognare.
La morte: è una semplificazione relativa, un mezzo necessario a tratti. La vita di oggi è avanzata ma anche complicata, e si sente, necessaria una semplificazione. Se ogni situazione particolare è irripetibile, e dopo un cambiamento lo stato originario non è semplicemente annichilito, allora la tendenza spontanea della vita è l’evoluzione. Quando viene distrutto qualcosa, in genere si presuppone un migliore utilizzo dello spazio liberato, per questo lo stato originario risulta poi migliorato.
Femminicidio. Orrendo termine che fa piangere. Piangi per la crudeltà, per l’arroganza, per la miseria morale di chi decide della vita, per il terrore che s’imprime negli occhi della vittima, per quella fiducia strappata con sangue d’innocenza.Femminicidio, termine che urla il dolore mortale di voci femminili che non hanno vera giustizia in questa società che ritiene di dover essere garante di attenuanti anche nei confronti degli sguardi biechi dell’assassino!Femminicidio come Olocausto. Termini a indicare insieme il male assoluto!
La frase contiene espressioni adatte ad un solo pubblico adulto.Per leggerla comunque clicca qui.
La morte distrugge un uomo: l’idea della morte lo salva.
È meglio morire in piedi che vivere sulle ginocchia.