Johann Wolfgang Goethe – Morte
È una caratteristica propria del nostro spirito immaginare disordine e oscurità là dove non sappiamo nulla di certo.
È una caratteristica propria del nostro spirito immaginare disordine e oscurità là dove non sappiamo nulla di certo.
Black Lady sei maledetta, il mio sangue sia per te veleno, il mio spirito sia per te come nebbia fitta, il mio cuore sia per te come il grande abisso. Il mio odio sia il tuo pane quotidiano. Non troverai mai la pace perché sei condannata alla solitudine eterna. Col mio sangue sigillo queste frasi.
Per sentir parlare così bene di sé bisogna morire. Pazzesco. Non ho mai capito perché ci sia più rispetto per i morti che per i vivi.
Ne uccide più l’indifferenza che la spada.
Che schifo quegli “amici” che quando sei vivo, sei morto…e quando sei morto ti resuscitano rimembrandoti.
Dopo la more rientremo nel ciclo della materia, rinnovandoci in altri essere viventi come humus.
La povertà stessa, quando è immeritata, rende orgogliosi.