Gabriele D’Annunzio – Morte
È inutile lamentarsi sopra una tomba; e il passato è come una tomba che non rende più i suoi morti.
È inutile lamentarsi sopra una tomba; e il passato è come una tomba che non rende più i suoi morti.
Dopo ogni tempesta vi è sempre una luce, Sarà vero!? Perché in ogni tempesta io vedo solo dolore e la morte!
Rimani! Riposati accanto a me. Non andare. Io ti veglierò. Io ti proteggerò. Ti pentirai di tutto fuorchè di essere venuta a me, liberamente, fieramente. Ti amo. Non ho nessun pensiero tuo, non ho nel sangue nessun desiderio che non sia per te. Lo sai. Non vedo nella mia vita altra compagna, non vedo altra gioia.Rimani. Riposati. Non temere di nulla. Dormi stanotte sul mio cuore.
Oggi mi sento abbastanza forte da dirti che se vuoi giocare sono pronto e che anche se sei chiamato Satana, alla fine dei conti tornerai da dove sei venuto con la coda tra le gambe!
Si dice: una morte stupida. Ma io devo ancora trovare uno che sia morto in modo intelligente.
Che schifo quegli “amici” che quando sei vivo, sei morto…e quando sei morto ti resuscitano rimembrandoti.
Mi fa piacere sapere che i miei parenti sono stati insultati. È l’unica cosa che mi lega a loro. I parenti sono semplicemente un noioso branco di persone che non ha la più remota idea di come vivere, né il minimo istinto di quando conviene morire.