Gaetano Toffali – Morte
Come gli altri anch’io andrò. Non sapendo dove. Nel silenzio del perché.
Come gli altri anch’io andrò. Non sapendo dove. Nel silenzio del perché.
Non credo sia brutto morire, ma non poterlo raccontare è la peggior cosa.
Per rendere onore a chi non c’è più bisogna vivere al meglio la propria vita.
Il cactus ha l’interno dolce, ma da solo non si apre. Sposta le spine, ce la puoi fare. Senza ferirlo, solo per assaggiarlo.
Le persone si amano quando sono in vita, le vivi le respiri, le apprezzi, no dopo che sono sotto terra, e non possono ne sentirti ne vederti.
Certe persone dovrebbero morire alla svelta. Perché recherebbero meno dolore morendo in breve tempo, di tutto quello che fanno essendo ancora in vita.
Mi porterai dove i fiori cantano, dove l’aria profuma d’amore, dove il cielo ha solo nuvole bianche, dove le parole odio e rabbia non esistono, dove l’amore e il bene sono lo stato, dove le lacrime di tristezza non esistono. Le nostre anime arriveranno davanti un cancello fatto di petali e li saremo nel nostro paradiso.