Giuseppe Catalfamo – Morte
Saper che incontrare la morte è un dogma, mi crea l’alibi d’aspettarla andandole incontro.
Saper che incontrare la morte è un dogma, mi crea l’alibi d’aspettarla andandole incontro.
I contorni di un mondo sfuocato si impressero a fuoco nella mia mente e in un attimo nulla era più realtà.
Quando una persona si suicida non pensa alle conseguenze… Pensa solo a se stessa egoisticamente, senza pensare a chi le vuole davvero bene… Possiamo quindi definire il suicidio anche un omicidio, per lo più morale, delle persone che le stanno accanto a questa.
Dopo aver visto decine di morti ammazzati, imbrattati del loro sangue che si mescola allo sporco, esalanti odori nauseabondi, guardati con curiosità o indifferenza professionale, scansati come rifiuti pericolosi o commentati da urla convulse, ne ho ricavato una sola certezza, un pensiero tanto elementare che rasenta l’idiozia: la morte fa schifo.
Vivere è facoltativo, morire obbligatorio.
Due sicurezze aveva il misero essere umano.Quella di dover morire e la certezza della maternità.Da ieri ci han tolto la più lucente.
I morti portano nella tomba, stretto tra le mani, soltanto quello che hanno donato.