Silvana Stremiz – Morte
A volte la morte accarezza la vita regalandole sollievo.
A volte la morte accarezza la vita regalandole sollievo.
Quando la morte l’hai vista in faccia, la vita assume un significato diverso.
Sono budista e ciò prevede la riencarnazione. Ma non l’ho ben metabolizzata.
Un sorriso strappa quasi sempre un altro sorriso.
Nel diciannovesimo secolo il problema era che Dio è morto; nel ventesimo secolo il problema è che l’uomo è morto.
Ora tu mi guardi come se fossi un assassino ma quello che sta morendo sono io.
Questa tradizione umana del 2 novembre, abbellire le tombe, comprare fiori, per me non è cristiana; penso alle parole di Gesù: “Lasciate che i morti seppelliscano i loro morti”. Pregare per chi ha già lasciato la Terra, questo è cristiano, questo è credere. Per chi ha fede, la morte del corpo è un passaggio dalla vita carnale alla vita eterna; la vera morte è quella dell’anima, non del corpo che la ospita per fare esperienza terrena; l’anima muore a causa del male che facciamo e di cui non ci pentiamo, ma potrà vivere se faremo del bene e saremo capaci di Amare come Dio, e da Dio.