Blaise Pascal – Morte
Morte improvvisa, l’unica da temersi; ed è perciò che in casa dei potenti vi è il confessore stabile.
Morte improvvisa, l’unica da temersi; ed è perciò che in casa dei potenti vi è il confessore stabile.
La vita come tu te la ricordi, un giorno se ne andò con te!
Ma se fossi in paradiso non potrei vedere il cielo dal basso.
La vita di Dio segue sempre la giustizia che sostiene, come per l’uomo. Quindi per non morire non avrebbe dovuto forzare un’Anima ad essere quello che non è, a costringere uno spirito più grande del Suo a rimanere nella Fede che irretirà l’Universo nella sua fine, forte proprio di questo spirito. Niente è vanità, tutto è sopravvivenza.
Tu che vedi oltre l’orizzonte,continua a guardarmi,e col riflesso dei tuoi occhi,illuminami la via…
Il male, dunque, che più ci spaventa, la morte, non è nulla per noi, perché quando ci siamo noi non c’è lei, e quando c’è lei non ci siamo più noi.
Ma se i morti sono in Paradiso, perché portare i fiori al cimitero?E se malauguratamente fossero all’inferno perché illuminarli con futili lumi di cera? Potrebbero forse guardarci indignati?Se l’anima vive ed è invisibile non sarebbe meglio rimembrarli col pensiero anch’esso invisibile e intoccabile?E se l’anima sopravvive alla morte perché li chiamiamo defunti?