Sarah Kane – Morte
Mi sono depressa così tanto al pensiero della mia mortalità che ho deciso di suicidarmi.
Mi sono depressa così tanto al pensiero della mia mortalità che ho deciso di suicidarmi.
Ho perso la gioia di vivere. Meglio andarsene con una vampata, che morire giorno dopo giorno. A volte mi sembra di timbrare il cartellino, quando sto per salire sul palco. Da anni ho perso il gusto della vita e non posso continuare ad ingannare tutti. Il peggior crimine è l’inganno. Ho bisogno di staccarmi dalla realtà per ritrovare l’entusiasmo che avevo da bambino. Sono anni che non provo più niente. Ho perso tutto l’entusiasmo. Anche la mia musica non è più sincera.
Da morti siamo tutti delle brave persone.
Tagliate l’albero e stroncate i suoi rami: scuotete le foglie, disperdetene i frutti: fuggano le bestie di sotto e gli uccelli dai suoi rami. Lasciate però nella terra il ceppo con le radici, legato con catene di ferro e di bronzo fra l’erba della campagna. Sia bagnato dalla rugiada del cielo e la sua sorte sia insieme con le bestie sui prati.Si muti il suo cuore e invece di un cuore umano gli sia dato un cuore di bestia: sette tempi passeranno su di lui.Così è deciso per sentenza dei vigilanti e secondo la parola dei santi.
Beati tutti coloro che, nati prima della Scienza, avevano il privilegio di morire alla prima malattia.
I morti pesano non tanto per l’assenza, quanto per ciò che -tra loro e noi- non è stato detto.
Quanto più un uomo è forte e tanto più dolorosamente sente pesare su di sé la morte.