Charles Sanders Peirce – Morte
Caro mondo ti lascio perché sono annoiato. Ti lascio con le tue preoccupazioni. Buona fortuna.
Caro mondo ti lascio perché sono annoiato. Ti lascio con le tue preoccupazioni. Buona fortuna.
Sappiamo che tutto scorre, il tempo, l’acqua in un fiume, il sangue nelle nostre vene. E viviamo tutta la nostra vita chiedendoci cosa ci sia alla fine di tutto questo scorrere.
La fine della vita è un mistero uguale a quello della nascita: chiedersi cosa c’è dopo la morte è come chiedersi cosa c’era prima.
L’attesa straziante, poi la chiamata, la mia faccia sconvolta, sembravi una farfalla con un’ala spezzata.No, non cadere, almeno non ora qui c’è bisogno, di te, ancora.No, non andare. Io voglio sperare che un giorno da te possa tornare. Poi quando la vedo, non posso più sognare, lei per mano ti prende e lontano da me ti vuole portare! “Ti chiedo ancora, quei 5 minuti che prima di ora son stati scontati, ti chiedo soltanto di lasciarla andare, al posto suo, io, potrei andare” ma lei non mi ascolta e passando impettita, con falce e una torcia, la vedo, sbiadita.No, non andare, non posso più sperare. Ora devo gridare tutto questo male, che mi logora dentro come un animale.No, non andare, non mi lasciare.Qui sola al buio… Io non so più camminare!
Quando scherzo sulla morte mi vengono i brividi.
La morte desta vere emozioni soltanto negli eredi.
Quando muori tutti ti amano e se muori ammazzato sei sempre un bravo ragazzo… ma amare il prossimo quando è vivo e dire “sei speciale” quando è vivo no?