Marco Mammino – Morte
Solo col tempo ci si rende conto che non amare è un lungo morire.
Solo col tempo ci si rende conto che non amare è un lungo morire.
Se venissi a trovarmi stanottefredda, bianca signora Mortee di venir con te mi chiedessiti direi si, senza neanche pensarcidi una sola cosa ti preghereinon farmi ta nto soffrirnel momento di morirlascia che da un sonno smaniosopossa passare all’eterno riposoMa se potessi esaudireun altro mio desiovorrei veder la genteil giorno del mio addioaffliggersi o ringraziare Dio.
Tagliate l’albero e stroncate i suoi rami: scuotete le foglie, disperdetene i frutti: fuggano le bestie di sotto e gli uccelli dai suoi rami. Lasciate però nella terra il ceppo con le radici, legato con catene di ferro e di bronzo fra l’erba della campagna. Sia bagnato dalla rugiada del cielo e la sua sorte sia insieme con le bestie sui prati.Si muti il suo cuore e invece di un cuore umano gli sia dato un cuore di bestia: sette tempi passeranno su di lui.Così è deciso per sentenza dei vigilanti e secondo la parola dei santi.
Il mio amore per te durerà anche dopo la morte, perché la morte dura per sempre…
Un tempo, davanti a un morto, mi chiedevo: “A che gli é servito nascere?”. Ora mi faccio la stessa domanda davanti a ogni vivo.
Sono morto tanto tempo fa ma, semplicemente, non l’avevo detto a nessuno.
La morte è una notte senza stelle e senza sogni.