Charles Bukowski – Morte
Datemi la carica come a un giocattolo, fatemi cadere oltre il bordo del tavolino da caffè dove il cielo si butta in mare – verso l’ultima fine indicibile.
Datemi la carica come a un giocattolo, fatemi cadere oltre il bordo del tavolino da caffè dove il cielo si butta in mare – verso l’ultima fine indicibile.
La morte è dolce a chi la vita è amara.
In una vita fatta di catene e tormenti voglio avere la libertà di morire in pace!
Mi alzai. Tossii. Mi venne un conato di vomito. Mi infilai lentamente i vestiti. “Mi fai sentire uno zero!” Le dissi. “Non posso essere così tremendo! Devo avere anche qualche lato buono!” Finii di vestirmi. Andai in bagno e mi buttai un po’ d’acqua sulla faccia, mi pettinai. Se solo potessi pettinarmi anche la faccia, pensai, ma è impossibile.
Si può sopravvivere a tutto, oggi, tranne che alla morte, e farsi perdonare tutto, tranne che una buona reputazione.
I veri artisti crescono anche dopo la loro morte.
Quando la morte decide, non c’è vita che tenga…