Joseph Stalin – Morte
Un morto singolo è una tragedia, un milione di morti sono una statistica.
Un morto singolo è una tragedia, un milione di morti sono una statistica.
Dopo la morte dello scrittore, leggere il suo diario è come ricevere una lunga lettera.
Ci si può sentire morti anche con un cuore che batte ancora e si può vivere nel silenzio anche in mazzo al caos. La morte non è il peggior male che esiste a questo mondo.
Duro è il dilemma della vita, che legato alla morte crea una contraddizione che prevarica il nostro cuore e crea profonde e cicatrici insanabili.
Ogni momento può essere l’ultimo per i mortali.
Si è tristi quando siamo lasciati da chi, per circostanze a noi nascoste, intraprende la dimensione ultra terrena. Lo sconforto e la solitudine per molti poi diventa un macigno.Credo che questa dimensione terrena ci leghi talmente tanto all’illusione materialistica, che perdiamo la consapevolezza della nostra origine, che è divina. Oltre la morte sicuramente c’è la vita.
Tutto in definitiva fallisce, perché moriamo, e questo è il nostro penultimo fallimento o il nostro successo più enigmatico.