Epicuro – Morte
Ognuno lascia la vita come se l’avesse cominciata allora.
Ognuno lascia la vita come se l’avesse cominciata allora.
Alla vigilia di uno dei miei compleanni sognai il mio decesso, ma, non so perché, mi svegliai nel momento dell’ultimo sospiro. Magari non fu un sogno. Forse, invece, fu uno dei tanti errori commessi dalla Signora Morte, oppure semplicemente non era ancora arrivata la mia ora.
“Can you hear me?”. Ci vorrebbe l’urlo di Bruce Springsteen per arrivare lassù e chiedere a Michael Jackson se ci sente, se vede che cos’è successo da quando è uscito dai vestiti di pazzo psicopatico per indossare i panni umani, quelli di un uomo che, alla fine, può disperare, soffrire, morire come tutti.
Quando ci mettiamo in viaggio non ci accomodiamo solo su auto, ma anche su bare super accessoriate comfort del tutto inutili quando l’imprevisto varia il tuo destino.
La morte non è un periodo di chiusura dell’esistenza, ma soltanto un intermezzo, un passaggio da una forma all’altra dell’ essere infinito.
La morte ti sovrasta: fin tanto che vivi, fin tanto che puoi, sii buono.
L’amore é Dio e morire implica che io, una particella d’amore, ritornerò alla fonte comune ed eterna.