Elsa Morante – Morte
Non c’è parola, in nessun linguaggio umano, capace di consolare le cavie che non sanno il perchè della loro morte.
Non c’è parola, in nessun linguaggio umano, capace di consolare le cavie che non sanno il perchè della loro morte.
Perché vi disperate? Non sapevate che dal giorno in cui sono nato, la natura mi ha condannato a morire? Meglio farlo in tempo, col corpo sano, per evitare la decadenza.
Breve riposo dona alla mamma, Signore. Svegliala, falle un caffè e rimandala subito qui. È mia mamma, capito? O riporti giù lei o fai venire su me. Scegli tu. Ma in fretta. Facciamo che adesso chiudo gli occhi e quando li riapro hai deciso? Così sia.
La morte. La più temuta delle pene, la più sicura delle mete.
Nessuna lacrima,solo sorrisi perché io non vi ho lasciato,sono lì nella stanza accanto,invisibile ai vostri occhi, ma non al vostro cuore.
Coloro che si lamentano della vita, che mai direbbero della morte?
Ingrata patria, non avrai le mie ossa.