Émile Michel Cioran – Musica
Ciò che non è straziante è superfluo, almeno in musica.
Ciò che non è straziante è superfluo, almeno in musica.
Ascoltiamo la musica per sentire le parole che non ci hanno mai detto.
Ti cercherò, dove il pensiero travolto da un’onda va a fondo dentro l’anima, e la barriera rialzata dal tempo non sembra avere limiti… ti cercherò come un naufrago che… ritrova l’sola ch’è dentro se scacciando via la solitudine.
Per tutta la mia vita ho oltrepassato il limiteNon so che cosa sto facendoTutto quello che so è che non mi voglio fermareTutto agitato, continuerò finché non cadròChe tu sia con me o che tu voglia starmi tra i piedi, non farlo,Non mi voglio fermare.
Perché se c’è qualcosa che ancora può sorprendermi è lei, la musica con tutta la sua delizia.
Veronika spinse la porta della sala di soggiorno, si avvicinò al pianoforte, aprì il coperchio e, con ogni sua forza, affondò le mani sulla tastiera. Si sprigionò un accordo folle, sconnesso, irritante, che echeggiò nell’ambiente vuoto rimbalzò sulle pareti e tornò alle sue orecchie sotto forma di un rumore acuto, che sembrava graffiarle l’anima. Ma, in quel momento, era proprio quello il miglior ritratto del suo intimo.
Dove senti cantaretu puoi ben sostare,dato che il mascalzonenon ebbe mai canzone.