Eugenio Patanè – Nemico
Volevo tranquillizzare i miei pochi nemici che anche quest’oggi sono felice.
Volevo tranquillizzare i miei pochi nemici che anche quest’oggi sono felice.
Nel giudicarci si avvicinano di più alla verità i nostri nemici che noi stessi.
I cretini è meglio averli nemici.
La peggiore sconfitta è quella che perdi con te stesso.
Non è importante quante ferite ti fai, ma la tua capacità di sopportare il dolore.
I nemici che possono riuscir pericolosi sono sempre abbastanza scaltri per non esporsi al pericolo.
Sentendo la morte nel mondo non potevo evitare di sentire la morte anche nel mio cuore e dentro di me, ma come potevo io resistere alla morte che mi opprimeva, senza che avessi un’arma o una difesa altrettanto forte? Come potevo da sola io essere viva e illuminare il mio animo quando tutto era avvolto dalle tenebre? Come potevo sfuggire all’odio, senza che venisse da me l’amore?