Anonimo – Nemico
Dietro il fatto che i miei nemici siano dei perfetti idioti, devo riconoscere la mano di Dio…
Dietro il fatto che i miei nemici siano dei perfetti idioti, devo riconoscere la mano di Dio…
Il pensiero prende forma di poesia, quando affiora un’emozione che non si riesce a contenere. Un’emozione intensa, immensa quanto l’eterno divenire, che ti assorbe a tal punto che anche i pensieri diventano melodia. E così diventi, per un attimo, “tutt’uno-con-te-stesso”, nel momento in cui il tuo pensiero si accorda perfettamente e magicamente al fluire dei tuoi stati d’animo. Trascrivendolo in poesia, ne rendi il mondo testimone. Il lavoro del poeta, è unicamente questo: egli trasforma un linguaggio musicale in un messaggio vocale, che è la ri-evocazione perpetua, quasi tangibile, delle proprie emozioni. Una sinfonia dell’essere – trionfo dell’empatia – che è l’espressione più pura e sincera dei sentimenti per se stessi, la natura e il mondo tutto. È la una nota che risuona, in uno sconfinato universo. È il battito del tuo umano cuore. Capita che d’improvviso ti imbatti, a tu per tu con la vita, nell’innocenza del primo amore. Ed è allora che accade. Prendi la penna, e lasci un segno sulla carta, nel tentativo di afferrare quell’intima vibrazione, evanescente come un soffio. Un soffio che normalmente arriva e se ne va, ma se ti poni in ascolto, in religioso silenzio, senti quanto forte riecheggia dentro di te, come un canto. Un canto che, in definitiva, è la voce della tua anima. Non c’è cosa più ardua, del tentativo di imprimere tutto ciò sulla carta. Eppure, da qualche parte, ne avverti la necessità…
Se c’è un posto nel tuo cuore, tienilo lì, verrò io a bussare alla porta…
I tre poco coperti.
Quando si ama, non esistono paradossi! Esiste solo l’amore!
Se fossi una barca a vela tu saresti il forte vento che mi fa navigare.
Il Signore disse: non ti chiederò quanti amici hai, ma ti chiederò, a quanti tu,…