Salvatore Salvax Calabrese – Paradiso & Inferno
Il prostrarsi ai piedi di certe persone è segno che si è arrivati all’ultimo gradino davanti allo spalancarsi delle porte per l’inferno.
Il prostrarsi ai piedi di certe persone è segno che si è arrivati all’ultimo gradino davanti allo spalancarsi delle porte per l’inferno.
Riesco a vivere gioia e dolore nello stesso momento, con la stessa rabbia e la stessa intensità; paradiso e inferno hanno la stessa lacrima da farmi versare…
È molto meglio lasciare i sogni chiusi nel cassetto che sbattere il mignolo del piede nel tentare di aprirlo.
Guardiamo il cielo in attesa di un miracolo, senza accorgerci che il miracolo siamo noi e tutto ciò che sta attorno.
Se esiste l’inferno, ad esso saranno destinati tutti coloro che hanno ignorato e fatto soffrire le persone che li amavano. Non essere riusciti ad amare chi ci ha amato è il peccato più grave che abbiamo commesso. Ma se non si ama chi ci ama, chi altri si dovrebbe amare? Per me, se non si è in grado di ricambiare l’amore, non si è neppure in grado di amare.
È impossibile trattenere ciò che non si possiede più. È come voler inutilmente stringere l’acqua tra le mani per non farla andar via, e tu, all’inizio come un ruscello, poi come un fiume in piena hai attraversato la mia vita per poi sfociare chissà dove, chissà in quale mare, lasciando in me un immenso oceano di ricordi e un pugno chiuso, pieno solo di inutile sabbia.
Mi hanno detto di non andare all’inferno perché è un posto terribile, ma dopo essere stato sulla Terra andrei ovunque!