Jean Rostand – Paradiso & Inferno
Non so cosa sia un paradiso nel quale sono privato del diritto di preferire l’inferno.
Non so cosa sia un paradiso nel quale sono privato del diritto di preferire l’inferno.
Il diavolo è ottimista se pensa di poter peggiorare gli uomini.
Ho incrociato occhi… mi hanno parlato.Ma… non ho capito,era sguardo di vergogna o richiesta di aiuto.
Sono il male e sono il bene, sono l’angelo e sono il demone, sono oscuro e sono crocifisso, sono il Signore e sono il padrone, sono follia e sono la calma, sono il cielo aperto e sono rinchiuso in pieno petto, sono distruzione e sono nascita sono calamità e sono positività, sono il male minore e sono il lato migliore, sono l’odio e sono l’amore, sono l’abbandono e sono il ritrovo, sono l’assenso e sono il diniego, sono le fiamme e sono avvolgente, sono la fame e sono l’abbondanza, sono il nulla e sono la danza, sono la Bestia, non c’è soluzione, sono l’inizio… che precede la conclusione.
L’inferno? È espiare una colpa che non si ha, ma che si sarebbe potuta avere.
Peccato che per andare in paradiso si debba salire sul carro funebre.
È più facile per l’immaginazione comporsi un inferno con il dolore che un paradiso con il piacere.