Miriam Zizzo – Paura & Coraggio
Quando ti ho chiesto di prendere una posizione non intendevo la poltrona!
Quando ti ho chiesto di prendere una posizione non intendevo la poltrona!
Gli uomini che ammiro di più nella nostra società sono quelli che costruiscono ponti, grattacieli e imperi. Ma, in realtà, i più coraggiosi e ammirevoli sono quelli che costruiscono l’amore. Perché non esiste impresa più grande e più difficile.
Arriva il giorno in cui “Il grande freddo” inizia a fare paura.
Son pochi i ricordi che porterò con me nel mio cammino. Il coraggio, delle mie azioni, e il coraggio delle mie non azioni, la calma è la virtù assai più grande dell’impeto. Le persone che ho perse, e che ho ancora, con le prime ho avuto saggezza, con le altre amore e furbizia. Nella fede, che nelle rare notti buie mi ha dato luce, nell’amore, quello che ho fatto, non aveva secondi fini, distinguendomi non per aver usato, l’intelletto ma il cuore. Poche cose per questa salita lunga aspettando la discesa e cercando la gioia.
Chi sei? Ti domanderà un giorno, qualcuno. Tu camminerai oltre con la tua identità dove si accumulano spesso le piogge, la grandine, il fumo delle sigarette, l’odore del caffè bruciato; camminerai cercando di non affondare troppo nei sogni, per rimanere fortemente triste davanti ai tristi che gridano ai miracoli senza gustarli una buona volta, davanti all’unico uomo che sorride alla pioggia, al fango, al fumo di sigarette o quando piange non perché è solo ma solo perché non potrebbe fare tacere il cuore, dove tutti i miracoli esistono e senza fare alcun rumore.
Se non avete il coraggio di cambiare adesso, abbiate almeno il pudore di tacere dopo.
La paura è un sentimento che si arricchisce per la nostra debolezza interiore.