Italo Calvino – Paura & Coraggio
È dell’uomo attendere. Dell’uomo giusto, attendere con fiducia; dell’ingiusto, con paura.
È dell’uomo attendere. Dell’uomo giusto, attendere con fiducia; dell’ingiusto, con paura.
Così si potesse dimezzare ogni cosa intera, – disse mio zio coricato bocconi sullo scoglio, carezzando quelle convulse metà di polpo, – così ognuno potesse uscire dalla sua ottusa e ignorante interezza. Ero intero e tutte le cose erano per me naturali e confuse, stupide come l’aria; credevo di vedere tutto e non era che la scorza. Se mai tu diventerai metà di te stesso, e te l’auguro, ragazzo, capirai cose al di là della comune intelligenza dei cervelli interi. Avrai perso metà di te e del mondo, ma l’altra metà rimasta sarà mille volte più profonda e preziosa. E tu pure vorrai che tutto sia dimezzato e straziato a tua immagine, perché bellezza e sapienza e giustizia ci sono solo in ciò che è fatto a brani.
Sai quando capisci di aver fatto una cazzata?Quando guardando indietro temi per il domani!
Avrei voluto fidarmi senza lei mie paure, scacciare via le mie paranoie più buie, ricoperto di drammi, psicofarmaci.
La cosa più scura del buio è la nostra ombra.
È in momenti di grande decisione che si può misurare un uomo o una donna.
Lo so che tu vuoi proteggermi, e lo apprezzo, ma non capisco perché non permetti a me di fare lo stesso!