Erika Moon – Paura & Coraggio
Il coraggio è tentare di realizzare un progetto per il fallimento del quale potrebbe fallire la tua persona.
Il coraggio è tentare di realizzare un progetto per il fallimento del quale potrebbe fallire la tua persona.
Ci vuole tanta forza interiore e tanta determinazione per accettare le cose che non possiamo cambiare; ci vuole coraggio per guardarsi allo specchio e accettare le nostre inadeguatezze di fronte a cose che sono molto, molto più grandi di noi. Vincere una delle sfide più importanti della vita consiste anche in questo!
Quante paure immaginarie.Paura di invecchiare, paura di diventare brutto, paura di ammalarsi, paura della povertà, paura di finire in un ospizio, paura di morire, paura del futuro, in pratica paura di tutto.Queste paure sono frutto di una mentalità bambina, perché non essendo in grado di affrontare il presente, la personalità bambina immagina chissà quali difficoltà dovrà affrontare nel futuro.La personalità adulta sa esattamente che le difficoltà si superano affrontandole una ad una. Oggi è l’adesso, non tutto il giorno.
Tra ferite e cicatrici sono ancora qui a combattere per il domani. Sono ancora qui senza lamentarmi, tra paure e delusioni, tra silenzi e indifferenza riesco ancora a guardare oltre a questa tristezza che mi assale, per questa realtà che mi devasta il cuore. Ma voglio trarre forza, dalle mie sconfitte, dalle mie cadute e tornare a sorridere, voglio scacciare questo velo che mi appanna l’anima, “voglio e devo” perché se non provo e non affronto le mie paure, le mie amarezze, le mie debolezze rimarrò sempre in bilico, in un vuoto sospeso tra amarezza e insicurezza.
Perchè ciò che ho molto temuto è venuto su di me; e ciò che mi spaventava mi è accaduto. Non vivo sereno, non sono tranquillo; non trovo pace poichè la tragedia incombe.
Le ovvie coincidenze che si presentano nei giorni un po’ insicuri, perché noi le abbiamo desiderate.Torniamo a domandarci perché le nostre vite si amano con quelle degli altri come noi.A volte le risposte si svelano da sole del perché necessitiamo ragioni per morire, o vivere per altri venti anni o giù di lì, in quanto siamo poveri di fragole.E quando non avremo più canzoni da cantare, le penne stilografiche rimeranno nuovi affanni, ma se ci accorgeremo che ci rendono più degni, le accoglieremo come fossero farfalle d’altri tempi.L’istante in cui si accenderà il motore un’altra volta, sarà coalimentato da ragioni e da nonsensi, e se disegneremo strisce nere sull’asfalto, sarà la prova della nostra buia accesa ripartenza.Applicheremo lenti a contatto colorate, per mascherare un altro po’ le nostre anime maldestre.
In una sera d’estate, quando tutto ritornerà come prima tra di noi, ti disegnerò con lo zucchero l’immenso.