Paul Mehis – Paura & Coraggio
Non mi era mai mancato il coraggio per combattere sino a che non avevo perso i motivi per farlo.
Non mi era mai mancato il coraggio per combattere sino a che non avevo perso i motivi per farlo.
Se credi di farcela, non tirarti mai indietro!
Il peso di uno zaino, colmo di pensieri folli, non ostacolerà la tua corsa.I tuoi passi calpesteranno pozzanghere di lacrime nemiche; non fermarti.Tante mura di giudizi interminabili si alzeranno improvvisamente mentre procedi; salta più in alto che puoi.In fondo, alla fine di quel luogo che stai raggiungendo, ci sei sempre tu, con i tuoi sogni in braccio ad aspettarti. Quando arrivi prendili e fermati ad ammirarli.Poi ricomincia a correre, per ritrovarti ancora. Un’altra volta ancora.
E ora sono qui, nel braccio degli assassini del carcere di Folsom, che attendo, le mani rosse di sangue, il giorno fissato dalla macchina dello Stato, quando i suoi servitori mi porteranno in quella che chiamano tenebra, quella tenebra di cui hanno paura e da cui attingono immagini di superstizione e terrore, la stessa tenebra che li spinge, fra tremiti e lamenti, davanti agli altari delle divinità antropomorfe, generate dal medesimo orrore.
Povero è colui che rimane nell’ignoranza e nella sua ignoranza ignora che il tempo scorre. Sciocco poi sarà il povero, quando il tempo gli mostrerà i suoi fallimenti e mortificherà il prossimo per risparmiare se stesso. Smarrito sarà il povero sciocco che si perderà e perderà ciò che nel tempo trascorso è passato.
La paura attanaglia la gola, ma il terrore cancella il ragionamento e scatena l’istinto di sopravvivenza.
Ho milioni di sogni con un incarto di buone idee che non ho il coraggio di scartare. Scartane una tu.