Rudyard Kipling – Paura & Coraggio
Il terrore uccide, non la morte.
Il terrore uccide, non la morte.
Il lasciarsi andare non è da vigliacchi ma di chi sa consapevolmente che è la scelta migliore, un atto di grande coraggio.
Quelli che bastano a se stessi, non hanno paura della solitudine.
La paura del domani può impedirti di realizzare il tuo presente.
Credere. Disperatamente credere. Questo è il comune denominatore di chi è spaventato. Dalla vita, dalla morte, dagli individui, dai mostri del cuore. Credere disperatamente che tutto possa andar meglio, credere disperatamente che esista qualcuno in grado di alleviare le sofferenze, credere disperatamente che il domani possa essere migliore.
Ho paura! Questo mondo va a rotoli! Nel giro di una settimana nella mia città due giovani decidono di prendere a calci la loro vita: uno decide di farsi prete, un’altra, addirittura, suora di clausura. No, non ci credo. Non è possibile! C’è qualcosa che non va. Riapriamo i manicomi e chiudiamoci tutti coloro che credono all’amore. Mettiamoci dentro coloro che pensano che solo una vita spesa per l’altro ha valore. Leghiamo coloro che professano un Dio che non chiude il proprio recinto ma è pronto ad andare alla ricerca della pecorella smarrita. In isolamento coloro che nel silenzio spendono la loro vita per la giustizia e la legalità. Ho paura, anzi no, voglio essere matto anch’io. Be happy!
Vorrei potermi dissolvere come semplice carta bruciata e finire in un breve attimo di esistere, se avessi la certezza di poter portare via con me il mio passato e ogni qualsiasi traccia che possa poi farmi ritornare in vita.