Daniele Alberani – Paura & Coraggio
La paura che l’uomo deve più temere è quella degli altri.
La paura che l’uomo deve più temere è quella degli altri.
Ho paura di non riuscire a tenere la fiamma dell’amore ancora accesa. Ho paura di perderla, ho paura di poter rimanere solo. Perché questa solitudine che potrebbe cogliermi non saprei come affrontarla. Potrebbe riuscire anche a vincermi. Ma io non sono fatto per perdere! Proverò a fare del mio meglio per non farmi sopraffare. Sarà dura, ma per continuare ad averla al mio fianco sarei in grado di superare qualsiasi fatica!
Conoscere la profondità del proprio io, e dominare con certezza i propri istinti, c’è bisogno di guardare oltre quei miraggi per poi accorgersi che l’essere è totale quando si apre senza calcolo nell’immensità delle prove, c’è un’illusione che come viene ti porta via nella sua rovinosa caduta quando ti lasci rapire dalla superficialità di un mondo oramai pieno di sé, e più in là dove un gioco nasce con le parole di una poesia finisce il tempo: e come uno specchio che riflette tutta la purezza di un sentimento che vive dentro il pensiero della vita, e come la speranza che è sempre ultima a morire: accorgersi che esserci è meraviglioso.
Non sono un saggio: innanzitutto sono giovane, e comunque i saggi mettono in pratica i loro insegnamenti, io no. Sono il primo ad incitare gli altri alla forza, al coraggio. Il problema sopraggiunge quando bisogna inserire il verbo essere: essere forte, essere coraggioso. L’essere mi annulla, mi spegne, ed inconsciamente mi fa paura. Quella paura di non essere comunque sufficiente.
Se fuggi di fronte a quello che ritieni un pericolo, non saprai mai se lo sarebbe stato veramente.
Che posso farci! Perfino le mie paure hanno paura!
Tutti hanno paura di morire e nessuno ha il coraggio di vivere.