Francesco Iannì – Poesia
Arrivando a un sano equilibrio tra sfogo personale e comunicazione, il vero poeta scrive perché ha qualcosa da dire. E vuole farlo a modo suo.
Arrivando a un sano equilibrio tra sfogo personale e comunicazione, il vero poeta scrive perché ha qualcosa da dire. E vuole farlo a modo suo.
La poesia ha il potere di trascinare le anime e risvegliare i cuori addormentati.
Il poeta è lo storico del cuore umano.
Fin quando ti comporti come, secondo gli altri, devi comportarti, va tutto bene; sei il più buono, educato, dolce e comprensivo del mondo. Quando, stufo di certe dinamiche, ti imponi e decidi di mettere un freno, improvvisamente ti trasformi in uno stronzo patentato, pazzo, nervoso e intransigente, manco fossi Joker o Wonder Woman con la cabina telefonica di marmo di Carrara intarsiata d’oro.
Penso sia sempre l’artista colui che viene escluso dalla società moderna, poiché probabilmente è l’unico uomo ad avere il coraggio di vivere intensamente ogni cosa, di cercare il confronto, di accettare realtà che non appartengono alla propria, di cogliere la straordinarietà della natura e la purezza dei sentimenti senza paura di arrivare a un’analisi introspettiva, opponendosi a un conformismo borghese reso sempre più forte dal consumismo e dai media di massa. Noi giovani d’oggi non sappiamo amare con passione; il sesso stesso è ormai più paragonabile a uno sport, ad un’imposizione del gruppo piuttosto che a un atto pieno di sentimento.
Chi osserva sa molto di più, rispetto a chi si limita a guardare.
Io mi ci affeziono alle persone. Sto bene, se loro stanno bene. Sto male, se loro soffrono. Mi dispiaccio, se loro stanno male per me. Sono fatto così.